La carta non è tutta uguale. Lo sappiamo, può sembrare un dettaglio da poco, ma il tipo di carta che scegli per il tuo progetto può fare la differenza tra un lavoro che fa un figurone e uno che passa inosservato. Ecco una piccola guida (con un pizzico di leggerezza) per aiutarti a non perderti in mezzo a grammature, finiture e nomi complicati.

1. La grammatura: il peso che conta davvero

Non si tratta di palestra, ma di quanto “pesa” la tua carta al tatto. La grammatura indica lo spessore della carta:

  • 80-100 g/m²: Ideale per fogli standard, come quelli per la stampante di casa.
  • 150-200 g/m²: Perfetta per volantini e poster leggeri. Dà più spessore senza essere troppo rigida.
  • 300-350 g/m²: Carta importante per biglietti da visita, copertine o inviti speciali. Più robusta, comunica solidità.

Più la grammatura è alta, più il risultato sarà “premium”.

2. Finitura: lucida o opaca?

Ecco un dilemma universale: andare di lucido o puntare sull’opaco? La risposta dipende dall’impatto che vuoi ottenere:

  • Lucida: Perfetta per colori vivaci e immagini che vogliono catturare l’attenzione. Pensa a volantini, brochure o foto.
  • Opaca: Più elegante e professionale, riduce i riflessi ed è facile da leggere. Ideale per testi corposi come riviste o menu.

Se proprio non sai scegliere, chiediti: “Devo brillare o convincere?”.

3. Tipi di carta: dai classici ai più chic

Ci sono molte opzioni là fuori, ma ecco le più comuni:

  • Carta patinata: Lucida o opaca, è liscia e trattata per stampe ad alta qualità. Perfetta per immagini ricche di dettagli.
  • Carta naturale: Non trattata, ha una superficie porosa e è ottima per testi e grafiche minimal.
  • Carta riciclata: Per chi vuole pensare anche all’ambiente. Ha spesso una leggera texture che aggiunge carattere al design.
  • Cartoncino: Se vuoi dare un senso di solidità e durata, è la scelta ideale.

4. La dimensione conta

E no, non stiamo parlando di grandezza fisica (quella la scegli tu in base al progetto). Ma ricorda che alcune carte più strutturate potrebbero non essere adatte a determinati tipi di stampa o macchinari. Fidati di chi fa grafica e stampa tutti i giorni!

5. Il tocco che fa la differenza

Infine, pensa all’esperienza tattile: una carta ruvida o con una texture particolare può essere il dettaglio che fa colpo. Vuoi distinguerti? Gioca con effetti speciali come verniciature UV o rilievi.

In conclusione, la carta è come un abito su misura per il tuo progetto: scegli quella che racconta meglio la tua storia. Se sei ancora indeciso, contattaci! Ti guideremo a scegliere il “abito” perfetto per la tua stampa. 😉

Serena
Author: Serena